Suppli

Il supplì, re degli antipasti romani

“Fate i supplì?”. Tra le domande più frequenti dei romani in vacanza, c’è sicuramente anche questa. Uscire per mangiare una pizza, senza l’amato supplì, non è la stessa cosa per molti. Ma questo particolare fritto, semplice nella sua ricetta, che unisce riso e sugo di carne a un cuore di mozzarella filante con una croccante panatura esterna, è tipico della città di Roma, e quasi mai lo troviamo nelle pizzerie fuori città o fuori dal Lazio, anche se conosciuto ovunque.

Negli eventi contemporanei di Street Food è immancabile la presenza di un truck dedicato ai supplì, che oltre alla loro versione originale vengono proposti in stuzzicanti varianti, come il supplì cacio e pepe o all’amatriciana. La bontà di questo fritto è, inoltre, testimoniata dall’idea in cui molti confidano per il famoso “Piano B”: lasciare tutto e aprire un chiosco di supplì su una spiaggia in Costa Rica. Un sogno che stenta a passare di moda.

Buono da mangiare per un pranzo veloce, a cena o durante l’aperitivo

Ma qual è il momento migliore per mangiare questo fritto tanto amato? Adatto per un pranzo o una cena veloci, da consumare anche in piedi, il suo ripieno è ottimo per frenare lo stimolo dell’appetito. Ma è l’ideale anche per una cena comodamente seduti al tavolo di una pizzeria o di un ristorante, da gustare come antipasto, soprattutto prima di una pizza.  Oltretutto non è raro trovarlo in una proposta di antipasti misti, insieme ad affettati e altre scelte gastronomiche. Nei buffet è immancabile. Il vassoio dei supplì spicca tra le proposte dei finger food di feste, ricevimenti e soprattutto aperitivi. Già, perché in quell’ora della sera che precede la cena, in cui ci si rilassa sorseggiando un cocktail, i supplì sono un’ottima soluzione per un piatto di stuzzichini con i quali accompagnare uno Spritz o il cocktail preferito. I supplì sono apprezzati da tutti, anche dai bambini, che nelle loro feste di compleanno in pizzeria, nel loro menù dedicato, hanno sempre incluso un supplì.

Curiosità sul nome del Supplì

Saporito e gustoso, il supplì rientra nelle specialità gastronomiche romane, ma in pochi sanno che il suo nome deriva dal francese surprise, sorpresa, espressione che i soldati francesi, durante l’occupazione napoleonica di fine Settecento, esclamavano scoprendo la mozzarella calda all’interno di queste polpettine di riso e ragù di carne. L’evoluzione della parola ha poi portato all’attuale nome di supplì. Tra le curiosità, c’è l’espressione “supplì al telefono”, che sta a indicare la caratteristica della mozzarella filante che unisce il supplì quando si divide in due parti, e che contribuisce senza dubbio alla sua gustosità. Da acquolina in bocca.

Supplì e piazza tonda alla romana

D’estate le pizzerie all’aperto sono al completo, perché il piacere di mangiare sotto il cielo stellato, godendo del fresco della sera, è senza dubbio una piacevole abitudine, in questo caso non solo romana. Ma se vi trovate a Roma e dintorni, prenotate un tavolo all’aperto da Ciclostazione Frattini, in zona Monteverde, e non rinunciate ad assaggiare questa specialità protagonista degli antipasti romani.
Nella terrazza esterna tanto spazio per trascorrere una serata all’insegna del gusto e del divertimento, senza dimenticare di ordinare i supplì, caldi e sugosi. Da solo o tra i fritti misti, la nostra cucina rispetta la ricetta tradizionale del supplì. L’antipasto più indicato per anticipare un’altra specialità cittadina come la pizza alla “romana”, che i nostri pizzaioli realizzano con impasto a lunga e lievitazione per una cottura in forno a legna che la rende bassa, croccante e buonissima.